IL RAGAZZO DI BERLINO di Paul Dowswell

"Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo"
George Santayana

Quando viaggio mi piace leggere e suggerire ai miei figli libri ambientati nei luoghi che visiteremo, per coglierne meglio le sfaccettature e calarci in realtà differenti dalla nostra. In vista della vacanza in Germania di quest'estate, mi sono imbattuta nel romanzo "Il ragazzo di Berlino", di Paul Dowswelledito da Feltrinelli nella collana UP, che si rivolge a giovani lettori e narra le vicende di un sedicenne e della sua famiglia vissuti nella DDR, la Repubblica Democratica Tedesca, durante gli anni della guerra fredda. Mi è sembrato perfetto per l'occasione. 
Perché proporre ai ragazzi un libro di narrativa storica e parlare loro di un muro che non esiste più? Avevo più o meno lo stesso dubbio su come impostare il viaggio: avendo pochi giorni a disposizione e tanti musei, monumenti e quartieri da visitare, perché dare priorità proprio a quelli che raccontano la storia, recente e difficile, della città? 
Ho sempre pensato che conoscere il passato (di una nazione, di un popolo o anche di un singolo individuo), aiuta a comprenderne meglio l'identità. Ma c'è un aspetto ancora più importante della memoria storica espresso benissimo da George Santayana, (scrittore, filosofo, poeta e saggista spagnolo, vissuto a cavallo tra ottocento e novecento) nella frase citata sopra: conoscere gli errori commessi in precedenza è fondamentale per non ripeterli in futuro. La Germania in particolare ha un passato storico importante su cui confrontarsi con le nuove generazioni, che beneficiano di una libertà di pensiero e di azione affatto scontata e impensabile per i loro coetanei vissuti sotto regimi dittatoriali e totalitari. Con i miei figli ho affrontato più volte, complice la giornata della memoria, il tema dell'Olocausto e degli orrori del nazismo, ma non avevamo ancora avuto occasione di parlare dei pesanti condizionamenti avvenuti durante la guerra fredda. 
L'autore, Paul Dowswell, è stato una felice scoperta. Appassionato  di storia (e non solo), è profondamente convinto dell'importanza di interessare i ragazzi alla vicende del passato, per dialogare con loro di temi importanti, quali la violenza, l'intolleranza e il fanatismo, in contrapposizione alla libertà di pensiero, condizione imprescindibile per la felicità e il progresso umano. E lui ci riesce benissimo,  perché attraverso personaggi accattivanti e vicende coinvolgenti, descrive con dovizia di particolari l'epoca in cui due visioni opposte del mondo si sono scontrate: quella capitalista occidentale e quella socialista dell'est. 
Ho letto il romanzo proprio durante il soggiorno a Berlino, e le mie passeggiate per la città e lungo l'East Side Gallery, o la visita al DDR museum (molto interessante e perfetto per bambini e ragazzi perché realizzato a loro misura), hanno acquisito tutto un altro spessore.

La storia è quella di Alex Ostermann, un ragazzo di sedici anni che vive con la sua famiglia a Berlino est, nella DDR. A differenza dei genitori, benvisti dal regime, Alex e la sorella Geli sono considerati soggetti da tenere sotto osservazione, in quanto manifestano atteggiamenti troppo "individualistici" e una pericolosa propensione verso la cultura occidentale. L'unica che sembra comprendere i due giovani è la nonna, dalle vedute particolarmente aperte e anticonformiste, ma che non spaventa il regime in quanto anziana e ininfluente. Alex al contrario è visto come un modello pericoloso: si ostina a portare i capelli più lunghi di quanto conviene, manifesta poca attenzione durante le lezioni di politica, non è iscritto ad alcun gruppo e preferisce la musica rock a quella classica. I periodici rapporti che arrivano regolarmente alla Stasi, la polizia segreta della DDR, attraverso i suoi insegnanti parlano chiaro, Alex è sulla cattiva strada. 
Quando il ragazzo comincia a frequentare Sophie, che appartiene a una famiglia considerata irreprensibile dalla dittatura socialista, il controllo su di lui si fa serrato. In seguito alla misteriosa scomparsa di un amico e al ritrovamento in camera di Alex, durante una perquisizione, di un disco dei Led Zeppelin, considerato musica proibita, il ragazzo viene arrestato e il suo futuro condizionato per sempre: non potrà continuare gli studi né tantomeno perseguire una carriera lavorativa. 
Per restituire ai figli la propria dignità e la speranza di un futuro migliore, i genitori di Alex decidono di tentare la fuga dalla Germania dell'est, ma cambiare vita non è così semplice. Non ci si può fidare di nessuno e non tutto è come sembra. 
La storia si dipana tra inseguimenti, bugie e rivelazioni coinvolgendo il lettore in un'avventura in cui politica e spionaggio si intrecciano alla vita di un ragazzo come tanti, che affronta l'adolescenza e cresce con sogni e aspettative inesorabilmente condizionati dal contesto storico in cui si trova a vivere.
Durante la lettura si colgono pienamente l'attento lavoro di documentazione alle spalle della stesura, e la grande passione dell'autore per la musica, centrale anche nella vita del protagonista e ottima chiave di dialogo con i più giovani.

Ci piace perché... 
La scrittura avvincente coinvolge il lettore e rende questo romanzo una perfetta occasione per riflettere con le nuove generazioni sull'importanza della libertà di pensiero e di azione, in contrapposizione alle imposizioni dei totalitarismi, che impongono le proprie ideologie come unica visione del mondo accettabile.  
 
L'autore
Nato a Chester, in Gran Bretagna, nel 1957, Paul Dowswell ha lavorato a lungo nell'editoria prima di diventare scrittore. Oggi è considerato uno dei più interessanti autori di divulgazione e narrativa storica (ha scritto più di 70 libri). Nelle sue opere l'autore coniuga il profondo lavoro di documentazione su cui si basano a trame appassionanti e avventurose capaci di coinvolgere i giovani lettori, mostrando loro come le ripercussioni della storia possano condizionare le vite dei protagonisti. Tra i suoi romanzi più significativi:
Auslander (2010)
Il ragazzo di Berlino (2012)
L'ultima alba di guerra (2013)
Tra le mura del Cremlino (2014)
I figli del lupo - Berlino 1945: sopravvivere non è un gioco (2018).
Per conoscerlo meglio, suggerisco la lettura dell'interessante intervista rilasciata, in occasione del trentennale dell'abbattimento del muro di Berlino, a Gabriela Zucchini per conto di LIBERWEB, (QUI il link).

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IL RAGAZZO DI BERLINO
Paul Dowswell
Editore: Feltrinelli UP, 2018
Traduzione: Marina Morpurgo
Pagine: 238
Età di lettura consigliata: dai 12 anni




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