Intorno ai sei anni, chi più chi meno, il bambino impara a leggere. Per accompagnarlo in questo percorso verso la lettura autonoma, è importante comprendere bene ciò che implica per lui questo passaggio così emozionante.
Si tratta di un processo cognitivo importante in cui il giovane lettore elabora simboli sino ad allora considerati puri grafismi, imparando a riconoscerli e decifrarli. Il percorso sarà ovviamente graduale: in un primo momento identificherà le lettere, poi riconoscerà la parola da esse composta e le attribuirà il suo significato. Successivamente la metterà in relazione alla frase in cui è inserita per arrivare poi a dare un senso all'intero sintagma e al periodo di cui fa parte.
Un'operazione decisamente impegnativa, che richiede un notevole sforzo e che non deve mortificarlo né scoraggiarlo.
Affinché non perda l'entusiasmo, è importante proporgli libri con caratteristiche precise, che lo mettano nella condizione di coglierne il contenuto, con la soddisfazione e gratificazione che ne deriva e di cui ha bisogno per continuare.
Innanzitutto il testo dovrà essere semplice e immediato, sia dal punto di vista della sintassi che dell'intreccio narrativo. Ciò non significa necessariamente banale, ma sicuramente anche i bambini che grazie alla lettura ad alta voce di un adulto hanno già affrontato libri di una certa complessità, a livello di caratteristiche linguistiche e trama, dovranno ora cimentarsi con storie più semplici di quelle a cui erano abituati. Il carattere ideale è lo stampatello maiuscolo, di grande dimensione. Le immagini, vivaci e accattivanti, ricoprono un ruolo fondamentale perché rendono piacevole lo sforzo richiesto, aiutano nell'interpretazione del contenuto e permettono di soffermarsi e fare una pausa (leggere all'inizio può essere molto stancante😉).
A casa nostra sono rispuntati, tra gli altri, alcuni titoli della collana "Bababum" di Babalibri, una delle nostre case editrici preferite.
Una volta compreso quanto sia delicato e complesso il passaggio alla lettura in prima persona, risulta evidente perché esso debba avvenire nel rispetto dei ritmi di apprendimento di ciascun bambino, concedendogli il tempo necessario e proponendo testi adatti a lui.
La scelta del libro ideale risulta più impegnativa proprio per questa ragione. Oltre ai gusti del bambino, bisognerebbe tener conto delle sue effettive capacità: un testo troppo difficile potrebbe scoraggiarlo, uno troppo semplice rischierebbe invece di annoiarlo e demotivarlo.
L'importante rimane comunque accompagnarlo in questa fase con pazienza e disponibilità, affinché la lettura non si trasformi in un "dovere faticoso e puramente scolastico" ma continui a essere vissuta con entusiasmo, come un piacere e uno stimolo.
Intorno ai sette anni, (ma l'età è sempre indicativa!), si consolidano le capacità linguistiche di base e il giovane lettore può finalmente cimentarsi con trame più articolate e stimolanti.
Nel 2020, il Barbagianni editore ha portato in Italia una serie entusiasmante, che risponde perfettamente a questa esigenza. "Il Grande Nate" è un personaggio simpatico che ha saputo avvicinare alla lettura più generazioni in tutto il mondo, proprio perché possiede le caratteristiche perfette per i lettori alle prime armi.(Potete approfondire la sua conoscenza QUI).
Vi consiglio di dare un'occhiata all'intero catalogo. Tra i tanti (tutti degni di nota, alcuni in stampatello maiuscolo, altri in minuscolo), noi abbiamo apprezzato in particolar modo due testi dell'autrice Susie Morgenstern.
Trovate la recensione di "Vuoi essere mia amica" QUI.
Termino il post con una raccomandazione ovvia per gli amanti della lettura ad alta voce: il fatto che i nostri figli diventino lettori autonomi, non significa interrompere il percorso di lettura condivisa, sarebbe un vero peccato. Se anche loro lo desiderano ancora, leggere insieme continuerà a essere un piacere!😉
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